1.18.16.9.2. Il Codice Destinatario della Fattura ElettronicaIl Codice Destinatario è un codice alfanumerico usato dal Sistema di Interscambio (abbreviato con l’acronimo SdI) dall’Agenzia delle Entrate per consegnare le fatture elettroniche al destinatario. Corrisponde in pratica all’indirizzo telematico del destinatario.
Il codice SdI è l’alternativa alla PEC (Posta Elettronica Certificata) per ricevere le fatture elettroniche. Viene usato dai fornitori di servizi di fatturazione elettronica e dalle software house (intermediari )in quanto permette di automatizzare la ricezione delle fatture. Questo perché la PEC al contrario manca degli strumenti utili per la gestione automatizzata della fattura elettronica.
Come funziona il Codice SdIIl Sistema di Interscambio (SdI), una volta ricevuta la fattura dal fornitore (o dal suo intermediario), in caso di esito positivo dei controlli previsti consegna la fattura elettronica all’indirizzo telematico presente nella fattura stessa.
Pertanto, la fattura elettronica verrà recapitata alla casella PEC ovvero al canale telematico (FTP o Web Service) che il cliente avrà comunicato al suo fornitore e che quest’ultimo (o il suo intermediario) avrà correttamente riportato nella fattura.
In particolare, l’operatore IVA può decidere di ricevere la fattura a un indirizzo PEC direttamente a lui intestato o su un canale telematico (FTP o Web Service) direttamente da lui gestito oppure può farla ricevere, per suo conto, da un soggetto terzo, solitamente un intermediario o un provider che offre servizi specifici di trasmissione e ricezione delle fatture elettroniche.
In definitiva, quindi, il SdI consegna le fatture elettroniche all’indirizzo PEC o sul canale telematico (FTP o Web Service) che legge dalla fattura, indipendentemente dalla circostanza che gli stessi siano direttamente riconducibili al cliente o meno.
Il codice destinatario, quindi, non è unicamente dedicato alla partita IVA dell’operatore, ma individua - più semplicemente il canale di consegna delle fatture in formato elettronico, con la conseguenza che l’utilizzo del codice destinatario dell’intermediario implica la probabilità che anche altri suoi clienti utilizzino lo stesso codice.
Per essere sicuri di ricevere correttamente una fattura, è indispensabile comunicare in modo chiaro e tempestivo al fornitore non solo la propria partita IVA e i propri dati anagrafici, come accadeva con le fatture tradizionali, ma anche l’indirizzo telematico (PEC o Codice Destinatario di 7 caratteri) che il fornitore dovrà riportare nella fattura affinché il SdI sia in grado di consegnarla.
Per rendere più sicuro questo passaggio, oltre che più rapido, agevolando il fornitore nella fase di acquisizione dei dati del cliente, i titolari di partita IVA possono:
generare un codice bidimensionale (QR Code) contenente il numero di partita IVA, tutti i dati anagrafici e l’indirizzo telematico comunicato preventivamente al SdI.
Entrambe le azioni possono essere effettuate dall’operatore IVA (o da un suo intermediario appositamente delegato) esclusivamente nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”, utilizzando i servizi online denominati “Registrazione della modalità di ricezione delle fatture elettroniche” e “Generazione QR Code”.
Dopodiché, generando il QR Code, si avrà a disposizione, di fatto, una sorta di “biglietto da visita” che potrà essere portato con sé o sullo smartphone sotto forma di immagine oppure su carta: mostrandolo al fornitore, quest’ultimo potrà leggere e acquisire il numero di partita IVA del cliente, i suoi dati anagrafici e il suo indirizzo telematico.
Si ribadisce che, nel caso in cui il cliente non registri al SdI l’indirizzo telematico ovvero non comunichi alcun indirizzo telematico (PEC o Codice Destinatario di 7 cifre identificativo di un canale FTP o Web Service) al fornitore, e quest’ultimo inserisca il valore 0000000 nel campo Codice Destinatario della fattura, l’unico modo di recuperare la fattura elettronica per il cliente sarà quello di accedere nella sua area riservata di “Consultazione Dati rilevanti ai fini IVA” del portale “Fatture e Corrispettivi”.
Se il cliente è:
il fornitore dovrà rilasciargli una copia su carta (o per e-mail) della fattura inviata al SdI ricordandogli che potrà consultare e scaricare l’originale della fattura elettronica nella sua area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate (per gli operatori IVA tale area è quella denominata “Consultazione Dati rilevanti ai fini IVA” del portale “Fatture e Corrispettivi”).
Per San Marino dal 1° Gennaio 2022 si dovrà utilizzare il codice SdI 2R4GTO8 (in caso di vendita di beni a soggetti abilitati alla ricezione di fatture elettroniche), utilizzare invece il codice SdI XXXXXXX in caso di vendita di servizi o in caso di vendita di beni/servizi a soggetti sanmarinesi esonerati dalla fattura elettronica perchè con ricavi dell’anno precedente inferiori a € 100.000 e che non hanno optato per la fattura elettronica facoltativa.
Per l’emissione delle fatture elettroniche nei confronti dei clienti di altri Paesi UE e di Paesi Extra UE l’Agenzia delle Entrate ha previsto un codice specifico XXXXXXX
Inserire il Codice Univoco SdI sulla Scheda ClienteIl programma prevede l'inserimento del Codice SdI sulla scheda dell'anagrafica cliente
![]() Le tipologie di cliente per l’invio della fattura elettronica sono codificate nel campo Tipo Fattura Elettronica e sono le seguenti
Il codice destinatario SdI o in alternativa la PEC deve essere indicata nel campo Codice SdI
Nel caso in cui il cliente sia un consumatore finale o un cliente estero il codice SdI può non essere compilato, sarà la procedura di generazione fattura elettronica ad inserire il codice 0000000 per i clienti privati italiani o il codice XXXXXXX per i clienti esteri
La procedura di generazione fatture elettroniche legge sempre il codice destinatario SdI sulla scheda dell’anagrafica cliente per essere certi di indicare sulla fattura elettronica il codice Sdi attuale anche nel caso di re-invio di una fattura elettronica scartata al sistema di intercambio Più aziende possono avere lo stesso Codice Destinatario SdI per le Fatture Elettroniche?Si. Infatti il Codice Destinatario non è più chiamato Codice Univoco da quando la normativa ha previsto la possibilità di utilizzare il servizio di intermediari.
Il Codice SDI quindi non è unicamente dedicato ad una Partita IVA, ma individua invece il canale di consegna. In altre parole, se si utilizza il codice destinatario di un intermediario è molto probabile che anche altri suoi clienti usino lo stesso.
Questo ovviamente non inficia minimamente la sicurezza dei dati perché a far testo resta sempre comunque la tua Partita IVA. Quindi è impossibile che un committente riceva le fatture elettroniche intestate a un’altra Partita IVA, proprio perché la gestione è automatica.
Come ricercare il codice SdI delle Pubbliche Amministrazioni?È stato appositamente creato un portale web accessibile a tutti e costantemente aggiornato, dove si possono effettuare ricerche generiche e ricerche avanzate
![]() In questa pagina si possono ricercare i domicili digitali di un ente che corrispondono agli indirizzi elettronici delle sue Aree Organizzative Omogenee inserendo uno o più parametri che lo caratterizzano. Si può limitare la ricerca ad alcune Aree Organizzative Omogenee (AOO).
Dopo aver selezionato il simbolo
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Se la ricerca trova un risultato viene visualizzato l’elenco dei domicili digitali
![]() Premendo sul pulsante
![]() Spesso gli enti della Pubblica Amministrazione hanno assegnato un Codice SdI (Codice Univoco) differente per ogni Unità Operativa (UO)
Si veda il caso del Comune di Milano
![]() Ricercare il Codice SdI delle Pubbliche Amministrazioni nel gestionaleCliccando sul pulsante nel campo Codice Destinatario SdI
![]() viene visualizzato un menù contestuale che consente di
![]() La procedura integrata di ricerca delle Pubbliche Amministrazioni utilizza il web service dell’AGID integrandolo un una maschera di semplice utilizzo
Dopo aver inserito i parametri di ricerca viene visualizzato l’elenco degli enti corrispondenti
Tramite il pulsante Inserisci Codice Univoco Ufficio il codice selezionato verrà inserito nella scheda dall’anagrafica cliente.
La ricerca è limitata ad un risultato massimo di 200 righe.
![]() È sempre consigliato farsi comunicare dall’ente il Codice SdI da utilizzare per evitare possibili rifiuti in merito alla fattura elettronica emessa nei confronti della Pubblica Amministrazione
Tramite la funzione Apri il sito web dell’Ente viene aperta la pagina web dell’ente selezionato
Premendo il pulsante Apri la pagina web sul sito dell’Indice PA viene aperta la pagina web dell’ufficio selezionato sul sito web dell’AGID
![]() Come indicare il proprio Codice SdI all'Agenzia delle Entrate?È molto semplice e si fa tutto online sul sito dell’Agenzia delle Entrate Fatture e Corrispettivi.
Prima di tutto è necessario assicurarsi di essere abilitati per operare per conto della Partita IVA.
In caso contrario consultare il proprio consulente fiscale.
La procedura è la seguente:
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